I 10 LIBRI SUL GOLF : REGALO PERFETTO PER GOLFISTI APPASSIONATI

Il golf non è solo uno sport, uno stile di vita, una passione. Spesso diventa anche argomento centrale all’interno di pubblicazioni di respiro e taglio differenti: libri tecnici, albi illustrati, romanzi.

Libri diversi, con lettori molto diversificati, e dalle finalità e caratteristiche davvero composite, ma accomunati tutti dall’amore per la medesima coinvolgente disciplina.

1. IL GOLF: PREPARAZIONE E TECNICHE

Scritto dal celebre coach inglese Chris Meadows, il testo – corredato da moltissime illustrazioni e fotografie che ne impreziosiscono i 14 capitoli – svela i segreti della tecnica golfistica, fornisce svariati consigli mirati e puntuali, esemplifica una serie di esercizi atti ad abbassare il proprio handicap e scegliere l’attrezzatura corretta, sviluppa ed approfondisce le regole e l’etichetta presente all’interno della pratica golfistica.

 

2. LE PIU’ BELLE STORIE DI GOLF

Edito dall’ormai storica casa editrice Salani, vera pietra miliare dell’editoria italiana, il testo raccoglie 23 racconti incentrati sul golf e l’amore per questa disciplina. Storie utili a trovare consigli, descrizioni avvincenti e ironiche, ma altresì spunti di riflessione sul golf…e non solo.

 

3. IL GOLF E L’ARTE DI ORIENTARSI CON IL NASO

Si tratta di un romanzo divertente e autobiografico, in cui l’autore – partendo dalla sua passione per il green nata a cinquant’anni – accompagna il lettore a scoprire le bellezze, le curiosità e le peculiarità della pratica golfistica, sfatandone il mito che la vede come una pratica elitaria e aristocratica ed utilizzandola per giungere a considerazioni di più ampio respiro sull’intera esistenza. Il golf: uno sport in cui servono forza fisica, concentrazione, controllo di sé…e buon naso!

4. TUTTI PAZZI PER IL GOLF. Racconti di vita vissuta sui campi da golf

Questa divertente antologia di racconti parte dall’assioma che vede il green come una metafora della esistenza in cui ognuno di noi – come a teatro – recita un ruolo ben preciso. Le storie sono certamente frutto della fantasia dell’autrice che però, per delineare i propri personaggi, parte da figure in carne ed ossa, golfisti reali i cui atteggiamenti vengono estremizzati e resi iconici ed evocativi di un certo habitus mentale (e non solo…di gioco): c’è chi inventa sempre nuove scuse per aver giocato poco brillantemente, chi mente e bara sugli scores, chi cerca le palline nei luoghi più inaccessibili ed improbabili del green, chi trascura il menage familiare per correre sul campo…un calembour di personaggi, storie…e sorrisi.

 

5. L’ARTE DEL GOLF

L’autore – psicologo e psichiatra – parte dalla propria passione per il golf e utilizza le proprie conoscenze per analizzare l’indispensabile collegamento, per un buon gioco, tra tecnica e aspetti psicologici, sottolineando la peculiare e fondamentale sinergia che nel golfista. si deve necessariamente creare tra aspetti pratici e mentali.

6. JUNIOR GIOCA A GOLF

Un testo a fumetti, edito da Federica Edizioni e curato da Federica Guerretta con le bellissime illustrazioni di Luna Colombini, che si rivolge ai più piccoli, per avvicinarli in modo divertente al mondo del golf, accompagnandoli attraverso un percorso di scoperta e stupore. Consigli, informazioni tecniche, descrizioni dell’equipaggiamento e delle regole del gioco, approfondimento del concetto di etichetta, informazioni storiche sulla nascita del golf, il tutto rivisto attraverso gli occhi dei più piccoli. Un testo ben curato che si inserisce nel solco ancora altamente inesplorato ma interessante e poliedrico della “letteratura sportiva” per bambini, perfettamente rappresentata dalla collana “Il piccolo sportivo” di cui fa parte questo testo. Alla fine del libro sono presenti anche esercizi di verifica della comprensione, nella forma di attività ludiche con valore didattico atte a dar prova dell’avvenuta ricezione del messaggio proposto, con una grandissima attenzione a catturare l’attenzione del giovane golfista attraverso l’utilizzo di un linguaggio semplice ed accattivante, e la presenza di illustrazioni coloratissime.

7. COLPO MANCINO ALLA TERZA BUCA

Siamo innanzi ad un giallo, scritto dall’autrice che è una giornalista ma altresì una golfista appassionata, incentrato sull’omicidio di un noto golfista torinese. Il protagonista è deceduto in un misterioso incidente causato da un drive fuori percorso avvenuto presso un noto golf club: i personaggi che si muovono all’interno della struttura – gli iscritti, il direttore, i gestori del ristorante, il green keeper – vengono descritti e illuminati in modo puntuale e fortemente caratterizzante dal libro che risulta assai preciso anche nel descrivere e delineare le diverse fasi di gioco. Un libro avvincente, ma altresì interessante per scoprire le dinamiche e le caratteristiche di tanti circoli golfistici.

8. THE HEART OF A GOOF

Celebre raccolta di nove brevi racconti dello scrittore inglese PG Wodehouse, vera pietra miliare della comicità inglese. Pubblicato per la prima volta nel Regno Unito nel 1926 da Herbert Jenkins e negli Stati Uniti il ​​4 marzo 1927 da George H. Doran, il libro dimostra ancora una volta la capacità dell’autore nel tratteggiare con acume ed ironia le debolezze e le luci dell’animo umano. I racconti mettono in luce l’impatto del golf nelle relazioni interpersonali, mostrandone i divertenti effetti in ambiti e situazioni di diverso respiro: corteggiamento, amicizia e relazioni d’affari. Consigliatissimo.

9. DELITTO AL CIRCOLO DEL GOLF

Ogni golfista lo conosce e lo sogna: stiamo parlando del Royal and Ancient Golf Club di Saint Andrews in Scozia, dove si è letteralmente scritta la storia del golf e dove l’autore ha scelto di ambientare il giallo. Aston Red – brillante uomo di affari – decide di organizzare una sfida con sei amici, anch’essi ottimi giocatori. Sul celebre campo però avviene l’inaspettato e presso la famosa buca 14, conosciuta da tutti come “l’inferno”, la vita del ricco protagonista sarà spezzata da una pallina imbottita di esplosivo. L’ispettore Higgins, figura chiave e che ritorna sovente nei libri dell’autore J.B. Livingstone, pseudonimo usato da un notissimo scrittore d’oltralpe (dentro il quale probabilmente si cela il famoso storico e autore di bestseller Christian Jacq), è incaricato di risolvere il caso. Ci riuscirà?

10. GOLF – IL MANUALE COMPLETO PER GIOCARE COME VERI CAMPIONI

Un libro tecnico, una vera e propria antologia che descrive, chiarisce ed illumina tanti aspetti legati alla pratica golfistica: come si esegue uno swing? Come scegliere l’attrezzatura più indicata? Come si affronta il gioco dal bunker?

L’autore si serve anche delle tante illustrazioni che completano il testo e che spesso sono costituite da vere e proprie fotosequenze in grado di descrivere al meglio i movimenti di gioco. Il libro fornisce tanti esempi di esercizi atti a consigliare al meglio ogni giocatore. Il testo è corredato anche da diagrammi di performance facilmente consultabili e in grado di aiutare nella valutazione dei propri progressi e delle competenze tecniche acquisite. Non mancano poi i consigli sull’attrezzatura e l’abbigliamento più indicati, un pratico glossario e un intero capitolo incentrato sugli aspetti psicologici presenti all’interno della pratica golfistica.

 

Vuoi fare il regalo giusto per il tuo caro, per il tuo amico appassionato di golf? E perché non un regalo per te stesso, per vivere la tua passione anche tra le pagine di un libro da leggere nei momenti di relax?

Cosa aspetti? Lasciati ispirare e corri in libreria! Tanti libri diversi perfetti per ogni golfista!

E tra una lettura e l’altra, ti aspettiamo sul green del Riviera Golf: vieni sul campo, metti alla prova il tuo swing, goditi il tuo gioco, vivi il tuo golf.

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Riviera Golf: lo sport è solo l’inizio.

 

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GREEN: quando il green… diventa questione di sopravvivenza!

Pensiamo al green: prati incontaminati, silenzio, relax e tranquillità. Ma siamo sicuri che l’esperienza golfistica abbia sempre queste piacevoli peculiarità?
E se vi dicessimo che esistono campi da gioco in cui volano pallottole, ci sono voragini terrificanti o si può galleggiare?
Vediamo la classifica dei 10 green…più assurdi, incredibili e inimmaginabili. Da restare con il fiato sospeso.

1. Quintana Roo, Messico
Si tratta di un campo assai particolare in quanto costantemente in evoluzione: le modifiche del terreno apportano infatti costanti cambiamenti al contesto, ed attualmente il percorso risulta circondato da ampie dune di sabbia, rigogliose mangrovie…e profonde voragini createsi come risultato della trasformazioni delle tantissime grotte naturali che caratterizzano il territorio. Occhio alle palline dunque!

2. Aquitania, Francia
Il green è situato all’interno di un’area dedicata a chi pratica nudismo, regola ferrea anche all’interno del percorso di gioco in cui restare concentrati – per chi non è abituato a questo stile di vita – può dinque risultare particolarmente…difficile.

3. Qaasuitsup, Groenlandia
In occasione dell’ottava missione sulla Luna denominata Apollo 14, Alan Shepard colpì due palline da golf quindi nulla di strano se qualcuno vi dicesse che è possibile…eseguire uno swing tra i ghiacci, no? E’ ciò che certamente si sono chiesti i progettisti di questo suggestivo “ice” green situato tra i ghiacci della Groenlandia. Un percorso comprensibilmente più breve di quelli classici, ma certamente più spettacolare: solo per veri appassionati.

4. Idaho, USA
Il green del Coeur d’Alene Golf Resort pare inizialmente del tutto simile ai tantissimi altri sparsi in giro per il mondo, se non fosse per l’incredibile sorpresa che attende i giocatori alle 14° buca: essa è infatti posta su un’isola artificiale in grado di spostarsi lungo il fiume servendosi di un avveniristico sistema di cavi subacquei, il cui movimento può essere stabilito dal golfista secondo la sua ipotesi di tiro e traiettoria. Se vi piace pensare di vivere lo sport…come se fosse un videogioco.

5. South Australia, Australia
Il percorso si sviluppa interamente nel deserto, offrendo un’esperienza unica ed indimenticabile. Un green certamente poco…green.

6. Wisconsin, USA
Inizialmente i progettisti miravano a realizzare un percorso che richiamasse le verdi colline irlandesi: il green venne però realizzato in un’area un tempo adibita a base militare, le cui attività avevano innegabilmente compromesso e modificato il territorio circostante. Risultato? Bunkers immensi e coste rovinate dalle esercitazioni dei militari per un campo da gioco indimenticabile e certamente non scontato.

7. South, Carolina USA
Esiste un campo da golf nato “per errore” e diventato negli anni una leggenda. Considerato il primo campo geometrico al mondo, quello in South Carolina è caratterizzato da buche che paiono “tagliate con il coltello”, la cui linee squadrate e dure dipendono in realtà dalla scarsità dei mezzi tecnici con cui venne realizzato all’epoca. Quando l’errore…diventa un valore.

8. Limpopo, South Africa
Il green è sospeso su un’altura e comporta la necessità di effettuare gli spostamenti in elicottero e di centrare la buca a 400 metri di distanza. Per chi non teme le vertigini.

 

9. Nevada, USA
Chi l’ha progettato non ha badato a spese. Lo Shadow Creek Golf Course risulta infatti il campo da golf più costoso mai realizzato: per la realizzazione del percorso è stato infatti deviato il corso di numerosi fiumi, sono stati seminati ben 20 mila alberi adulti e seminati tantissimi ettari di erba. Un progetto ambizioso destinato a mantenere un posto nella storia del golf.

10. Confine tra Corea del Nord e Corea del Sud
Esplosioni ed esercitazioni militari caratterizzano questo luogo, in cui il piacere del gioco lascia il posto alla tensione da anni esistente tra i due Paesi. Il green si trova infatti in un territorio circondato da una base nordcoreana e da ampie zone disseminate di mine sotterranee. Un consiglio? Andate a praticare altrove.

Se invece non avete tempo e voglia di prendere un aereo, se desiderate vivere in modo più comodo e rilassante la vostra passione…
Se desiderate un green in cui sentirvi a casa e vivere l’emozione di uno swing perfetto in un contesto da sogno…

Il Riviera Golf è la scelta che fa per voi!

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Il green di Augusta : il sogno di ogni golfista.

Tutti lo conoscono e ne ammirano la perfezione. Stiamo parlando di uno dei più bei green del mondo, il celebre campo di Augusta, diventato ormai un cult nel panorama golfistico mondiale.

Il paradiso dei golfisti.

Situato presso la città di Augusta, in Georgia, è uno dei più famosi golf club del mondo.

Il percorso è stato disegnato sul terreno di un preesistente frutteto dal golfista statunitense Bobby Jones e dall’inglese Alister MacKenzie – architetto specializzato in campi da golf –  e la sua inaugurazione risale all’ormai lontano 1933.

Dall’anno successivo è diventato sede di uno dei quattro Major, i tornei più importanti del panorama golfistico professionistico maschile: il Masters Tournament è l’unico major che si disputa fin dalla prima edizione sullo stesso campo, per cinque giorni in aprile, e che ha quindi la prerogativa di poter raccontare la sua storia anno dopo anno, con continui rimandi al celebre passato.

Alla competizione – seguita ogni giorno da cinquantamila spettatori – partecipano i migliori professionisti del mondo, scelti sulla base di criteri assai rigidi: alla gara quindi prendono parte circa solo cento golfisti, contro i centosessanta presenti in occasione di altri tornei.

La green Jacket: El Dorado di ogni golfista!

Il vincitore del Masters Tournament conquista di diritto la membership dell’Augusta National Golf Club, riceve un trofeo, ed il suo nome viene inciso su una targa presente all’interno della storica Clubhouse.

Ma soprattutto – premio forse più ambito fra tutti! – al primo classificato viene consegnata la celeberrima Green Jacket, la divisa ufficiale dei soci del club diventata uno dei simboli del torneo. Il vincitore che la conquista ha diritto a tenerla con sé per tutto l’anno fino al successivo torneo, quando dovrà lasciarla ad Augusta, dove però potrà indossarla ogniqualvolta si recherà nuovamente sul famoso green.

Il trionfatore poi ottiene altri importanti benefits: sarà invitato per tutta la vita a partecipare alle successive edizioni del Masters, e per i successivi cinque anni sarà chiamato a prendere parte anche agli altri tre major (U.S. Open, The Open, PGA Championship) ed al Players Championship, ottenendo altresì la membership del PGA Tour per cinque anni consecutivi…un bottino assai ghiotto dunque!

Se vinci l’Augusta entri nella storia.

Alcuni golfisti hanno avuto l’onore di vincere più volte il torneo: ad esempio Jack Nicklaus, che l’ha vinto per 6 volte (l’ultima nel 1986, all’età di 46 anni), e Tiger Woods, che l’ha vinto 4 volte (la prima nel 1997 a 21 anni, primo giocatore di colore e il più giovane a vincere nella storia della competizione).

Sul podio nel 2007 anche Zach Jhonson che, nonostante un solo successo come campione e il 56° posto nel ranking mondiale, riuscì inaspettatamente a conquistare la giacca verde, dimostrando che nel golf… tutto può succedere!

Quest’anno a salire sul podio è stato lo spagnolo Sergio Garcia, soprannominato El Niño, che ha conquistato la giacca verde dopo uno straordinario duello con l’inglese Justin Rose terminato allo spareggio.

Pregando sull’Amen Corner.

Il percorso di Augusta è caratterizzato da bruschi dislivelli (la salita al green della buca 18 risulta quasi una arrampicata!), fairway impeccabili e insidie dell’Amen Corner, il famigerato trittico delle buche 11-12-13, che si supera solo…pregando!

Lungo i lati del fairway si trovano dislocate numerose griglie da cui scaturisce aria tiepida: si tratta del celebre sistema di drenaggio e ventilazione che permette di mantenere il campo perfettamente asciutto anche dopo un violento temporale.

Curiose tradizioni.

Lo storico green di Augusta conserva poi alcune tradizioni: ad esempio, a partire dal 1952, il martedì della settimana in cui si disputa il torneo, ha luogo la Champions’ Dinner, nota come Masters Club, una cena dedicata al campione in carica alla quale sono invitati tutti i vincitori del passato e in occasione della quale vengono preparati i piatti tipici del Paese originario del vincitore.

Un’ altra tradizione legata ad Augusta è legata ai caddy che fino al 1983 dovevano essere scelti tra quelli dell’Augusta National, che per tradizione erano afroamericani; attualmente i partecipanti al torneo possono scegliere di farsi accompagnare dal proprio caddy che però deve indossare necessariamente una ben precisa divisa costituita da tuta e scarpe da ginnastica bianche, e da cappellino verde. Impeccabile.

Aspettiamo l’edizione del 2018, consapevoli che ancora una volta ad Augusta…si scriverà la storia del golf!

 

 

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VUOI MIGLIORARE LO SWING? COMINCIA CON IL PIEDE GIUSTO!

 

Nel golf, si sa, sono tante le variabili che determinano una buona performance: concentrazione, tecnica, energia, forza fisica, movimento fluido, elasticità muscolare, autocontrollo, salute.

Volendo entrare nello specifico, per eseguire e migliorare lo swing conta anche la capacità di mantenere una corretta postura ed un buon equilibrio. Alla base di questa proficua abilità sta…il piede.

Una centralità che parte dal basso.

E’ proprio il piede infatti che, primo contatto del nostro corpo con il terreno, svolge un ruolo fondamentale nella ricezione degli stimoli dati dall’ambiente, permettendo alla nostra postura di adattarsi alle diverse condizioni e compiere così il movimento più adatto a eseguire la rotazione dello swing.

Ogni stimolo infatti viene elaborato dai recettori sensoriali posti sul piede ed in un secondo tempo inviato al sistema nervoso, che consente all’apparato posturale di elaborare la risposta maggiormente mirata e indicata.

Uno swing vincente? Questione di ancoraggio.

Ne consegue che, accanto all’allenamento degli arti inferiori atto a sviluppare potenza ed energia, fondamentale per migliorare lo swing e potenziarlo risulta altresì necessario un appoggio stabile, bilanciato e costante al terreno di gioco. Tutto ciò passa necessariamente attraverso i nostri piedi, capaci di creare un ancoraggio solido e armonioso al suolo, e rendere il nostro movimento più fluido ed efficace.

Le diverse informazioni baypassate dal piede fino al sistema nervoso permettono un adattamento della postura, consentendo ai diversi muscoli di rilassarsi o contrarsi a seconda delle esigenze: ciò risulta fondamentale in uno sport come il golf, dove la durata media di una gara risulta essere di quattro o cinque ore, e dove è fondamentale la concentrazione mentale e una performance fisica costante e stabile.

Tratta bene i tuoi alleati: esercizi mirati per la muscolatura del golfista.

Risulta quindi fondamentale eseguire esercizi mirati al rinforzo della struttura del piede, sì da arginare i probabili rischi dati dalle sollecitazioni corporee subite durante la notevole (anche se di breve durata) accelerazione che presenta il gesto dello swing, che sottopone il corpo del golfista ad importanti torsioni muscolari che rischiano di provocare stress alle articolazioni ed ai muscoli.

La cura del piede è quindi parte integrante dell’allenamento del golfista, e si declina in esercizi di rafforzamento della muscolatura plantare e nella scelta di una corretta calzatura, atta a prevenire eventuali lesioni e migliorare lo swing.

Riviera Beauty & Spa: dove prevenire è meglio che curare!

Ovviamente a dover essere allenata è tutta la muscolatura di chi vive il green. Necessari risultano quindi sia gli esercizi e i trattamenti che prevengono l’affaticamento muscolare, sia quelli pensati per lenire eventuali dolori, contratture e tensioni.

Indispensabile affidarsi però ad allenatori e massaggiatori esperti, capaci di indicare al golfista il percorso terapeutico ed il trattamento a lui più indicato.

Al Riviera Beauty & Spa tutto questo è possibile. Il nostro staff è infatti preparato ad accompagnare il golfista nell’individuazione di massaggi specifici per sciogliere la tensione muscolare e prepararlo per affrontare allenamenti e competizioni in modo…vincente! Come?

Vuoi migliorare il tuo swing? Allontana lo stress muscolare e vieni a scoprire le tante offerte dedicate al tuo benessere!

I nostri esperti “wellness e benessere” hanno creato per te tante esclusive offerte, diversificate a seconda delle tue esigenze e pensate apposta per il tuo relax.

Piscina riscaldata con idromassaggio, camminamento defaticante, nuoto controcorrente, sauna e docce emozionali, cromoterapia, bagno turco, lettini relax e angolo tisane sono solo alcune delle armi che abbiamo messo in campo per i nostri clienti golfisti, bisognosi di affrontare l’arrivo dell’autunno e concedersi un momento rilassante e tonificante. Per affrontare con nuova energia il green.

Riviera Beauty & Spa: un’oasi di piacere e rinascita.

Presso il nostro centro benessere troverai diversi trattamenti rigeneranti pensati per allontanare lo stress e ridarti nuova energia: massaggi rilassanti, decontratturanti e tonificanti studiati per te, il tuo benessere, la tua energia.

Cosa aspetti?

Concediti una pausa tonificante, goditi i nostri massaggi decontratturanti e verifica sul green l’efficacia dei nostri trattamenti…

Noi pensiamo al tuo relax, mentre tu pensi allo swing perfetto.

Il tuo swing ringrazierà.

 

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manager in spiaggia

Il bleisure rende il business un piacere.

Se vi dicessero che la riunione prevista per oggi nella sala meeting della vostra azienda è stata spostata a bordo piscina? O che l’incontro per parlare del nuovo piano marketing è stato organizzato in una ridente località di montagna? O che l’appuntamento è stato trasferito in una rilassante Spa?

Tutto questo è possibile grazie al bleisure, la nuova frontiera del teambuilding.

Il bleisure si configura come una fusione tra business e leisure, lavoro e tempo libero.

Consiste in viaggi premio per i dipendenti, eventi di formazione in location dove solitamente ci si reca per godere di una riposante vacanza, o ancora appuntamenti e incontri organizzati dai viaggiatori d’affari in luoghi ricchi di storia, piacevolezze e divertimenti.

Questo tipo di approccio rende pensabile alternare un incontro di lavoro ad un rilassante massaggio, un incontro di aggiornamento ad una piacevole nuotata in piscina, un appuntamento a un gustoso tea sorseggiato ai piedi della pista da sci.

Il lavoro come stile di vita.

La nuova visione nasce quando il lavoro diventa un vero e proprio stile di vita senza orari prestabiliti o un luogo definito per poter svolgere la propria professione.  In questo “flusso continuo” si inserisce il bleisure, che si sviluppa quindi come “l’arte” di bilanciare la propria professione ed il piacere di godere di una esperienza positiva, trasformando così la cultura del lavoro.

Da una recente indagine svolta da Club Med presso i membri della Gidp, l’associazione dei direttori di personale, sono emersi dati molto incoraggianti in merito all’attrattività di questa nuova ottica aziendale:

  • il 69% del campione preso in esame ritiene che organizzare incontri ed eventi sotto la forma del bleisure possa risultare assai interessante per la propria impresa anche se è convinto che “sarebbero da valutare attentamente le modalità”;
  • il 14% dei testers reputa questa possibilità assai valida senza opporre alcuna riserva;
  • il 17% si mantiene su posizioni totalmente contrarie a questa eventualità.

UN’IMPRESA SU CINQUE LO FA

con NOTEVOLE AUMENTO DEL BENESSERE E DELLA PERFORMANCE DEL MANAGER.

bleisure

Dai numeri emerge quindi la potenzialità legata al bleisure e – benché ancora l’80% delle aziende non abbia mai organizzato viaggi “incentive-business” – è altresì vero che una impresa su cinque l’ha fatto. Nella maggioranza dei casi, ha riscontrato un concreto aumento del benessere e della performance del proprio personale a seguito di una simile e nuova possibilità, che permette al lavoratore di sentirsi maggiormente libero di esprimere la propria creatività e rinvigorito da una esperienza in grado di donare energia e carica positiva.

Secondo una ricerca eseguita da Booking.com poi, il 49% dei viaggiatori d’affari ha esteso la durata dei propri viaggi di lavoro per vivere qualche giorno in più nel luogo la destinazione, godendo delle bellezze del territorio e delle tante offerte che esso può donare, mentre il 75% ha intenzione di fare la stessa esperienza nei prossimi viaggi.

Le ultime statistiche indicano negli ultimi anni l’aumento del 17% della percentuale dei viaggiatori che si sono avvicinati al bleisure, e la probabilità che tale indice aumenti è davvero realistica.

Al Riviera Golf il bleisure è già una possibilità concreta.

I professionisti possono infatti organizzare i propri incontri di lavoro e i propri appuntamenti in un contesto naturalistico, sportivo e vacanziero davvero eccezionale.

Sarà possibile alternare il momento lavorativo ad una rilassante nuotata nella enorme piscina di 82 metri realizzata in pietra di Noto, una seduta in Spa, una cena gustosa e raffinata presso il Riviera Wellness Restaurant o una avvincente gara di golf o footgolf.

 

Un esempio di bleisure al Riviera Golf Resort

Arrivo in struttura e colazione a bordo piscina

Meeting in area eventi – tra piscina e campo da golf – attrezzata con proiettore e microfono

Lunch presso il Riviera Wellness Restaurant

alimentazione del golfista

Relax e lavoro a bordo piscina.

Attività sportive a scelta tra golf, footgolf, tennis, palestra

ruolo del caddie

Defaticamento e relax in spa con percorso benessere e trattamenti personalizzati

Cena a bordo piscina in atmosfera da sogno.

Pernottamento in suites

 

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riviera golf teambuilding

IL GOLF TEAMBUILDING: UNA SCELTA VINCENTE

Prendi un team di colleghi un po’ ” scollegati”, un campo da golf o da footgolf, un maestro capace di attivare un gioco di squadra e una sana competizione, mescola tutto per un paio d’ore con etica, strategia e autocontrollo…rimarrai stupefatto dal risultato!

Nello sport, così come in azienda, lo spirito di leadership emergerà all’interno del gruppo in nome della “causa comune”.

DAL PROBLEMA ALLA SOLUZIONE

motivare un team con il teambuilding

Un team di lavoro non affiatato può mandare in fumo il lavoro di anni.

Un gruppo di colleghi dove ognuno cerca di primeggiare sull’altro senza un ufficale riconoscimento del leader porta al fallimento, prima o poi inevitabile, e al cattivo risultato aziendale fino a arrivare a colpire drasticamente il fatturato.

Se sei un imprenditore o un manager puoi capire immediatamente che occorre intervenire e farlo il prima possibile.

Nello sport così come nell’ambiente lavorativo non può prevalere l’egoistico desiderio di primeggiare. Esiste un capitano in grado di condurre la propria squadra alla vittoria e al successo.

Il capitano conquista il titolo con il risultato, la fiducia e il consenso dei colleghi. Da soli non si vince.

Ecco perché è fondamentale aiutare un team di lavoro a individuare il proprio condottiero. Un esempio da seguire e imitare.

Solo con tale incondizionato riconoscimento la squadrà potrà puntare al successo e all’incremento del fatturato.

Il golf teambuilding serve proprio a questo.

L’obiettivo del teambuilding è quello di far emergere il leader all’interno di una squadra di colleghi durante attività ludico-ricreative e sportive.

 

Da dove nasce e cosa è il teambuilding?

Teambuilding, un termine ormai conosciuto e utilizzato anche da chi non è esperto di logiche aziendali e risorse umane. Ma da dove nasce questa pratica ormai così inserita all’interno del mondo del lavoro? Come si è sviluppata e quali caratteristiche ne fanno una modalità vincente nel creare coesione tra colleghi e reparti di una stessa realtà professionale?

Il Teambuilding ha come data ufficiale di nascita il 1941, quando il pedagogo tedesco Kurt Hahn fonda la prima “scuola di formazione esperienziale” incentrata inizialmente sulle operazioni di salvataggio in mare e rivolta ai giovani dell’aristocrazia inglese (tra i 15 e i 19 anni) al fine di incrementare in loro un carattere forte ed eticamente irreprensibile, e successivamente frequentata anche da manager, quadri e venditori di grandi imprese dell’epoca.

A partire da quel momento l’approccio esperienziale si diffonde moltissimo negli Stati Uniti, dove negli anni ’50 viene inizialmente sperimentata dalle forze armate per lo sviluppo delle figure leadership e in seguito per il reinserimento dei reduci del Vietman, per approdare in un secondo tempo alla formazione degli staff di alcune personalità della politica statunitense e solo alla fine all’interno dell’ambito manageriale, da sempre attento alla qualità degli strumenti di formazione delle risorse umane. In Europa tale approccio inizia a farsi conoscere negli anni ’80, arrivando negli anni ‘90 anche in Italia come pratica inserita nelle dinamiche aziendali di alcune multinazionali americane presenti nel nostro Paese tramite le proprie filiali italiane.

Progetti italiani ed europei autonomi – privi dell’influenza e della direzione americana – si sviluppano a partire dalla metà degli anni‘90 da parte di alcune organizzazioni italiane, desiderose di incrementare l’offerta di una pratica che aveva ampiamente dimostrato le sue notevoli e proficue potenzialità.

Nell’attuale approccio a questo tipo di formazione fondata sull’esperienza e la “pratica”, un ruolo centrale lo hanno svolto i teorici-psicologi Carl Rogers, Edgar Morin e Stephen Covey, ma anche la scuola della “teoria percettiva” Gelstalt – che ha fornito le tecniche di comunicazione come quelle tratte dalle “teorie percettive” – i modelli d’apprendimento della Neurosistemica e l’analisi transazionale.

In che cosa consiste una attività di teambuilding?

MANI UNITE IN TEAM

Dopo aver brevemente raccontato le origini del teambuilding, il passo successivo è ora chiedersi in cosa consista esattamente un evento di team building. Volendo semplificare un discorso che affonda le radici in teorie psicologiche, del linguaggio e della prossemica, possiamo affermare che:

il teambuilding consiste – per un gruppo di colleghi – nel praticare assieme una attività sportiva o nell’avvicinarsi ad un gioco di squadra, con il fine di creare coesione all’interno del gruppo e rappresentare in modo divertente e attivo le dinamiche aziendali, sì da migliorarle e trarre da questo percorso un vantaggio sul piano pratico e funzionale.

Gli sport di squadra, infatti, esemplificano molto bene la vita aziendale e le norme aziendali e professionali che la governano. Diventano così uno strumento di formazione assai valido perché consentono una sana e “rilassata” competizione che spinge al problem solving e allo sviluppo di attitudini, utili anche all’interno della realtà aziendale.

Determinazione, fiducia nella squadra, collaborazione, definizione di una precisa strategia, lealtà verso gli avversari, autocontrollo, flessibilità, sviluppo della leadership personale, capacità di gestire la comunicazione nel gruppo, ascolto attivo, partecipazione di ogni singolo elemento (brainstorming) alle dinamiche generali.

  • Gioco di squadra

  • Collaborazione

  • Competizione

  • Strategia

  • Autocontrollo

  • Leadership

  • Problem solving

Il premio previsto per la squadra vincente rientra perfettamente nella logica di gruppo che vige all’interno del teambuilding, in cui ogni approccio individualista contrasta con l’ottica collaborativa prevista in questo tipo di attività che mirano ad inserire – come nelle aziende – il talento individuale all’interno di una missione manageriale:

⇒ Il leader è un elemento utile alla “causa comune”

leadership per la squadra vincente

Quando il teambuilding è utile per potenziare le risorse umane di una azienda?

Il teambuilding si rende assai utile innanzi ad un gruppo di lavoro da poco costituito e bisognoso di trovare un equilibrio ed un legame interno, oppure quando una squadra di colleghi si trova in crisi, sotto stress (derivante magari da un grande ed imminente progetto imprenditoriale, o da un cambio di gestione e di ruoli interno all’azienda), o più semplicemente quando si decida di offrire alle risorse umane di una azienda un momento indipendente e distinto dai contesti classici del luogo di lavoro, sì da incentivarne i rapporti e le sinergie interpersonali, con conseguenti risultati nella performance dei singoli lavoratori una volta rientrati in ambito aziendale.

  • Nuovo gruppo di lavoro

  • Mancanza di equilibrio

  • Crisi

  • Stress

  • Scarsa collaborazione

  • Assenza di leadership

Per ottenere i risultati cui mira una simile attività, si possono creare occasioni di teambuilding di due differenti tipologie: tale attività può infatti essere essenzialmente “formativa” – con il fine ultimo di instillare nei colleghi la consapevolezza del processo e del percorso che hanno attraversato durante le attività – oppure “ludica”, ove il fine coincide con l’esperienza in sé.

L’esperienza come apprendimento.

teambuilding sport

Vivere in prima persona una determinata esperienza fa sì che si crei la possibilità che l’esperienza stessa si trasformi in apprendimento e vada così a far parte del bagaglio emotivo del singolo, cambiandone la percezione della realtà, l’atteggiamento ed il comportamento.

Il teambuilding realizzato con metodologie esperienziali si basa proprio sull’importanza dell’esperienza come veicolo di apprendimento e si può applicare in due declinazioni distinte ma spesso coese: la formazione e/o l’incentivazione. Infatti, il ricordo e le emozioni suscitate dal fascino delle esperienze vissute, diventano – molto più che i classici corsi di formazione realizzati in aula – un eccellente strumento d’incentivazione e di stimolo al cambiamento per il singolo partecipante, che si riflettono positivamente sulla performance all’interno dell’azienda.

Risulta di estrema importanza la possibilità di affidarsi ad esperti di teambuilding capaci di definire quale delle tante attività esperienziali possa essere la più adatta per raggiungere gli obiettivi aziendali previsti o per risolvere determinate problematicità interne all’azienda.

Il teambuilding: possibili declinazioni.

Le attività che rientrano nel teambuilding e mirano a incentivare la capacità di lavorare in modo armonioso all’interno di un gruppo, possono essere di vario tipo e, accanto alle pratiche sportive (come il calcio, il golf ed il footgolf), coesistono anche attività più statiche ma ugualmente fruibili da gruppi aziendali: giochi di ruolo (come una Spy Story), attività di concetto-strategia (come una caccia al tesoro o un orienteering), o attività artistiche (come l’action painting, incentrato sul disegno, ma anche i corsi di cucina o di cucito, ed altresì gli incontri dedicati all’espressività basata sull’utilizzo dei mattoncini Lego®), che hanno tutte come focus l’obiettivo di creare all’interno del gruppo di lavoro:

  • Coesione

  • Integrazione

  • Motivazione

  • Empatia

  • Fiducia

  • Comunicazione

  • Mission aziendale e valori di squadra

 

Altre metodologie disponibili sono l’outdoor training (che prevede attività vivibili all’aperto, spesso in mezzo alla natura), l’edu theatre (basato sull’attività teatrale), l’adventure training, il sounds building (metodologia basata sull’utilizzo della musica), il business storming (incentrato sull’utilizzo della creatività).

Esistono poi i social team building che creano coesione attraverso il comune obiettivo di fare qualcosa di positivo per la comunità, fornendo supporto presso comunità di recupero, malati, cooperative sociali.

GOLF TEAMBUILDG & FOOTGOLF TEAMBUILDING.

golf teambuilding

Tra tutte le declinazioni possibili, quella del teambuilding sportivo resta una delle più utilizzate.Lo sport risulta essere una perfetta metafora del lavoro di squadra e delle dinamiche vissute dalle risorse umane all’interno dell’azienda.

Consistono in eventi di teambuilding nei quali si provano alcune fasi tipiche di uno sport, spesso guidate da un testimonial famoso, ma non necessariamente.

OBIETTIVO:

usare lo sport come simbolo del lavoro di squadra in azienda.

sport e business

Assai fruibili risultano quindi gli incontri di teambuilding organizzati presso centri congressuali che offrano la possibilità di praticare sport, o presso strutture che abbiano ampie aree adibite alla pratica sportiva.

Presso il Riviera Golf è possibile organizzare attività di golf teambuilding assai diversificate e strutturate. Disponibile anche una grande sala meeting dotata delle più recenti attrezzature funzionali ai meeting ed alle attività esperienziali precedenti all’attività sul campo.

E’ possibile usufruire – per attività di teambuilding – anche dei campi da tennis e della esperienza dei maestri dell’Accademia di Duilio Castellani.  Al Riviera è altresì possibile organizzare attività che includano la pratica del footgolf, lo sport nato dalla commistione di calcio e golf, presente sul green di San Giovanni in Marignano grazie all’attività di Ivano Bonetti e della sua Footgolf&Legends.

gruppo gioca a golf

E veniamo ora alle caratteristiche proprie del golf. Pratica che si inserisce perfettamente all’interno delle attività di teambuilding e che sviluppa moltissime competenze utili non solo al golfista ma anche a chi vive le dinamiche aziendali. Vediamo insieme quali:

CONCENTRAZIONE

ATTENZIONE

TOLLERANZA

PIANIFICAZIONE

ETICA

ANTICIPAZIONE

CONTROLLO EMOTIVO

RISPETTO DEI RUOLI

STRATEGIA

 

Attraverso l’esperienza sul green, i partecipanti – seguiti dai nostri istruttori di golf specializzati in teambuilding – potranno incentivare alcune competenze con l’obiettivo di potenziarle e di trasferirle nella propria realtà quotidiana e professionale.

Inoltre, nonostante il golf sia un gioco tipicamente individuale, le dinamiche presenti all’interno del teambuilding golfistico prevedono di organizzare gare a squadre.

Ciò permette di a far emergere le capacità del singolo, inserendole però in un’ottica inclusiva e dedicata alla totalità del gruppo di lavoro. Sul campo da gioco così come all’interno del contesto professionale.

Il tutto condito dal piacere di praticare un’esperienza nuova ed avvincente nel meraviglioso contesto del campo 18 buche (par 70) del Riviera Golf, che si estende su uno spazio di 72 ettari di superficie di gioco all’interno della oasi faunistica del Conca.

Golf Teambuilding e footgolf, la nostra proposta per il tuo team.

tecnocasa emilia romagna teambuilding

  • Numero partecipanti:  fino a 20 persone circa

  • Periodo ideale : autunno / primavera

  • Durata: 2h 30m – mattino o pomeriggio

  • Fase propedeutica in sala meeting con presentazione generale del gioco del golf (durata 30m)

  • Creazione dei gruppi di lavoro in campo pratica e visita alla buca n.5

  • Primo approccio tecnico allo swing (durata 1h)

  • Trasferimento sul putting green per approfondimento tecnico del putt (durata 30m)

  • Gara finale di putting green (durata 30m)

  • Premiazione del miglior gruppo con gadget «Riviera Golf»

  • Eventuale light lunch o aperitivo a bordo piscina o percorso benessere in spa con trattamento rilassante.

Il costo indicativo a persona per un pomeriggio di golf teambilding si aggira intorno ai 50,00 Euro

( iva e servizi aggiuntivi esclusi, esempio coffee break, lunch a bordo piscina, business spa)

 

team su golf cart

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Renderemo la tua squadra VINCENTE!!!

di Valentina Cecchini

 

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villa cenzina riccione

Nuovo intenso fine settimana al Riviera Golf di San Giovanni in Marignano, dove si sono svolte due giornate di competizioni.

Riviera Golf Pool Cup by Villa Cenzina

premiazione gara golf

Sabato 29 si è disputata la Pool Cup by Villa Cenzina, l’ambizioso progetto immobiliare di residenze di lusso nato a Riccione. La stableford tre categorie ha visto la partecipazione di numerosi giocatori che si sono confrontati in una splendida giornata di sole sul green del Riviera.

In prima categoria si sono imposti tre golfisti del Riviera: al primo netto la giovane Giorgia Piccini (di Mercatello sul Metauro in provincia di Pesaro-Urbino) con 40 punti, secondo posto per la riccionese Nicoletta Michelini con 38 punti, mentre il primo lordo con l’ottimo score di 37 punti (-1 sul campo) se lo è aggiudicato un giovane talento, il pesarese Lorenzo Santinelli.

In seconda categoria, gradino più alto per la piccola promessa del Riviera, il riccionese Diego Emanuele Danzi con 43 punti, mentre al secondo posto si è posto con 40 punti Walter Besana del Des Ile Borromées Golf Club sul Lago Maggiore.

Infine in terza categoria, sul podio al primo posto un giocatore del Riviera, il pesarese Patrick Risa con 42 punti, mentre sul secondo gradino è salita la fanese Barbara Caporaletti (Monte Giove Golf Club) con 39 punti.

Premi speciali: primo lady alla giocatrice del Cervia Golf Club Giulia Graziani, mentre primo seniores al golfista del Riviera Daniele Longhini da Fano.

Seconda tappa del Bretagna Tour

Domenica 30 si è svolta la seconda tappa del Bretagna Tour, gara la cui finale mondiale avrà poi luogo in Bretagna.

In prima categoria, primo netto per Paolo Righi (Paradiso del Garda Golf Club) con 37 punti, secondo posto al cattolichino Roberto Lenti (del Riviera) 37 punti, mentre primo lordo a Gianluca Dell’Orco con 29 punti (Orsini Golf Club).

In seconda categoria si sono distinti due giocatori del Village Golf Club nelle Marche: sul primo gradino è salito Stefano Olivieri con 41 punti, mentre al secondo posto con 39 punti Marco Baldoni.

Infine, in terza categoria primo posto per Jrma Kehrer (del Riviera) con 38 punti, seconda posizione per Cristina Scandalli del Mia Golf Club con 36 punti.

Premi speciali a due pesaresi, entrambi giocatori del Riviera: primo lady ad Annunziata Persini con 38 punti, primo seniores a Gianfranco Manfroni con 38 punti.

Prossimi appuntamenti IMPERDIBILI:

Prossimi appuntamenti previsti per sabato 5 agosto con la gara benefica (18 buche stableford tre categorie) “Gli amici di Paolo” per i terremotati marchigiani, sponsorizzata in primis da Il Resto del Carlino.

logo pascucci

Domenica 6 sarà la volta dell’attesissima stableford Pascucci Cup.

Si preannuncia un altro fine settimana intenso. NON MANCARE!

Iscriviti alla gara segreteria@rivieragolf.it

giocatore di footgolf

Un fine settimana intenso quello vissuto al Riviera Golf dove sabato 22 luglio si è giocato il Secondo Torneo di Footgolf a favore dell’Airett – l’associazione che si occupa della sindrome di Rett – mentre domenica 23 è stata la volta della Martin Argenti Golf Challenge by Carlsberg Italia, terzo produttore nazionale di birra arrivato a comprendere ben 9 brands diversi.

Torneo di footgolf e cena benefica al Riviera.

torneo footgolf benefico

Sabato il Riviera ha visto la discesa sul green di tantissimi ex calciatori di serie A e di numerose personalità del mondo dello sport, decisi a sostenere la ricerca scientifica a favore delle “bimbe dagli occhi belli” affette dalla Rett, una rara e complessa sindrome neurologica degenerativa.

L’evento benefico – organizzato dalla Nazionale VipSport di Maurizio Scalvini, con la collaborazione della Footgolf&Legends (presieduta dall’ex calciatore di serie A Ivano Bonetti) e dalla Lega Nazionale Footgolf , è stato sponsorizzato da Villa Cenzina , il grande progetto immobiliare di residenze di lusso nato a Riccione – ha richiamato tantissimi partecipanti che si sono sfidati in una intensa gara di footgolf, sport nato nel 2009 ed ormai ampiamente affermato a livello mondiale.  Tanti i personaggi del mondo dello spettacolo che dopo la gara, hanno dato vita ad una serata caratterizzata da tanta musica e intrattenimento per il pubblico.

Torneo di footgolf, tutti i vincitori.

Nella competizione si sono distinti: al 1° posto Juri Tamburini con 59 colpi (-11), al 2° posto Ivano Bonetti con 61 colpi (-9), al 3° Leonardo Bruno con 63 colpi (-7).

Il primo lady va alla giocatrice Martina Quintarelli, mentre il “primo debuttante calciatore” è stato l’intramontabile Evaristo Beccalossi con 77 colpi.

Martin Argenti Golf Challenge by Carlsberg Italia

vincitori gara golf carlsberg

Domenica invece si è giocata la Martin Argenti Golf Challenge by Carlsberg Italia, gara 18 buche stableford (che ha visto la partecipazione di quasi cento golfisti) ove il 1° lordo e il 1° netto di ogni categoria hanno ottenuto l’accesso alla finale nazionale.

In prima categoria, vincenti tanti giocatori del Riviera Golf: il primo netto a Roland Ender con 35 punti (tedesco ma risiedente a Fano), secondo netto per il cattolichino Pierpaolo Saioni con 35 punti, mentre il primo lordo a Vincenzo Mancuso con 27 punti (di Montelabbate in provincia di Pesaro).

In seconda categoria vince la pesarese Albamaria Parmeggiani del Riviera con l’ottimo score di 43 punti, mentre al secondo posto si è distinto il sammarinese Orazio Della Valle con 37 punti.

Nella terza categoria ha prevalso un altro giocatore del Riviera, il bolognese Stefano Cassoli con 41 punti, seguito al secondo posto dalla giocatrice del Golf Club Casalunga Giovanna Dondi con 40 punti.

Premi speciali conquistati da due giocatori del Riviera Golf: prima lady alla pesarese Nicoletta Ricci e primo seniores al riccionese Andrea Calvi.

Prossimi appuntamenti al Riviera Golf.

 

Sabato 29 luglio  Pool Cup by Villa Cenzina, con premi ad estrazione tra tutti i partecipanti alla gara per un valore di 500 Euro. Domenica 30 luglio si disputerà la seconda tappa del Bretagna tour 2017.

Iscriviti subito alle gare per il prossimo week-end segreteria@rivieragolf.it

Ti aspettiamo!!!

guinness world records

GOLF…A TEMPO DI RECORD

1. Il maggior numero di campi da golf a 18 buche visitato in un anno

golf records coppia

I coniugi canadesi Cathie e Jonathan Weaver – entrambi appassionati golfisti – tra il 1 aprile 2008 ed il 31 marzo 2009 hanno visitato e giocato su 449 campi tra Stati Uniti e Canada.

I due golfisti hanno attraversato numerosi Paesi:

Columbia Britannica, Alberta, Saskatchewan, Manitoba, Ontario, Quebec, New Brunswick, Isola del Principe Edoardo, Nuova Scozia, Terranova (tutto il Canada) e Maryland, Carolina del Sud, Georgia, Florida, Alabama, Mississippi, Texas, Nuovo Messico , Arizona, California, Oregon e Nevada (tutti gli Stati Uniti).

Il loro personalissimo tour li ha portati a visitare mediamente 8,6 campi da golf a settimana…non male come media!

2. La più giovane realizzatrice di un Hole in One

bambina gioca a golf

Il 1° luglio 2007 Soona Lee-Tolley, giovanissima americana di soli di 5 anni, ha realizzato un incredibile Hole in One al par 3 presso il Manhattan Woods Golf Club di West Nyack, (New York).

Soona è diventata così la più giovane a realizzare un simile e fortunatissimo colpo.

3. Più longevo socio di golf club

giocatore golf anziano

La passione di Geoffrey Crosskill per il golf dura da tempo:

iscritto per la prima volta all’età di 12 anni, all’Eaton Golf Club di Norwich (Regno Unito) il golfista continua tutt’oggi a dedicarsi al suo sport preferito con un handicap attuale di 16.

La sua iscrizione al Club ha avuto una durata eccezionale, da record, di ben 82 anni e 18 giorni, dal 1 gennaio 1934 al 18 gennaio 2016.

Una passione…ormai storica.

4. La più grande collezione di cimeli di club di golf

collezione cimeli golf

Robert Lantsoght di Malaga (Spagna) nel 1992 ha iniziato la sua personalissima collezione di cimeli provenienti da golf club di tutto il mondo, che espone con orgoglio presso il suo ristorante e che ora ha raggiunto la notevole quantità di ben 4.393 pezzi!

5. Il tiro più distante contro un’auto in movimento

golfista tira contro auto

Una sfida particolare quella che si è svolta presso l’Aerodrome di Dunsfold (Surrey, Regno Unito), ove il golfista Jake Shepherd è riuscito a colpire con la pallina la Mercedes-Benz guidata dall’ex pilota di Formula Uno David Coulthard.

L’auto – che viaggiava ad una velocità di oltre 200 chilometri orari – è stata colpita dall’eccezionale campione, che è riuscito ad imprimere alla pallina una velocità di 286,46 km/h, facendole compiere una traiettoria di oltre 275 metri.

6. La distanza più lontana tra due gare di golf giocate lo stesso giorno

Il 21 maggio 2006 l’australiano John Knobel ha giocato due round a 18 buche, prima al Coast Golf Club di Sydney in Australia, e successivamente al Forest Park Golf Club di Woodhaven (New York).

La particolarità dell’impresa? I due campi distavano uno dall’altro 15.982 km. Cosa non si fa per amore!

7. I più anziani vincitori di tornei

C. Arthur Thompson (1869-1975) di Victoria, (Columbia Britannica, Canada) nel 1973 alla veneranda età di 103 anni ha vinto una gara nel corso degli Uplands, divenendo così il più anziano vincitore al mondo!

In ambito femminile, invece, il record appartiene alla giapponese Kayoko Fukui (nata nel 1936) che il 16 agosto 2007 ha vinto a 70 anni e 315 giorni una gara presso il Taiheiyo Golf Club (a Kuruizawa in Giappone).

8. Il Golfista professionista più alto

golfista molto alto

Il giocatore professionista più alto è il tedesco Marcel Pickel, classe 1984, che ha giocato sulla PGA di Germania Tour dal 2010 al 2013. Pickel è alto 2 metri e 6 cm!

9. Il maggior numero di Hole in One in un’unica gara

Il 22 giugno 2015 l’americano Patrick Wills presso il Laurel Hill Golf Club di Lorton in Virginia (Stati Uniti) ha realizzato ben 3 Hole in One in un’unica competizione…una mira eccezionale!

10. La Golf Car più lunga del mondo

golfcar lunghissima

Nel 2013 a Perry, in Georgia (Stati Uniti) si è stabilito un record assai particolare, quello della golf car più lunga al mondo! A vincere il particolare primato è stata la vettura stata realizzata da Mike’s Golf Carts con i suoi eccezionali 9.62 metri di lunghezza!

11. La Golf Car più veloce

golf car che sgomma

Rimanendo sempre in ambito delle golf car, il 31 ottobre 2014, presso il Darlington Dragway di Hartsville in Carolina del Sud (USA), Robby Steen ha guidato la sua ‘Bandit’, realizzata da Plum Quick Motors, raggiungendo la straordinaria velocità di 191,12 chilometri orari.

12. Il legno più lungo

uomo con bastone golf

Il tedesco Kasten Maas detiene un record particolare: ha infatti giocato con il bastone più lungo al mondo…ben 4.39 metri! Avrà vinto?

 

logo engel&voelkers

Al Riviera Golf di San Giovanni in Marignano domenica 2 luglio 70 partecipanti si sono sfidati all’interno della ALL INCLUSIVE GOLF CHALLENGE CUP by ENGEL & VÖLKERS RICCIONE (clicca sul link per leggere i risultati gara).

Abbiamo intervistato Francesco Quintavalla Licence Partner della sede ENGEL & VÖLKERS RICCIONE.

SEDE:
Viale Dante Alighieri 88 | 47838 Riccione
INFO :
riccione@engelvoelkers.com

Il team e alcune proposte della sede ENGEL & VÖLKERS RICCIONE