L’ABBIGLIAMENTO DEL GOLFISTA: SFILANDO SUL GREEN

 

La moda: un outfit per ogni occasione…e l’abbigliamento del golfista?

La moda, argomento per molti frivolo e inessenziale, in realtà ha da sempre accompagnato lo sviluppo umano e il progresso, inserendosi come gli altri aspetti dell’esistenza umana nel solco della storia. Il golf e l’abbigliamento del golfista, a tal proposito, sono gli alfieri dell’eleganza nel mondo dello sport.

Le scelte nell’ambito dei vestiti hanno un’origine strettamente connessa al contesto storico, sociale, economico e culturale delle diverse epoche storiche.

Da sempre,  le spinte ed i fattori propulsivi sono stati di diverso tipo. Se inizialmente questo aspetto era strettamente connesso con la praticità che quel determinato tipo di vestiario poteva avere, in seguito ha assunto anche una connotazione estetica e visiva, tanto da far diventare la moda e la sartoria delle vere e proprie arti.

Lo stile ha così investito i settori più diversi, giungendo ad adattarsi, impreziosire e rivolgersi ad ogni momento della vita umana: esistono outfit pensati per il mondo del lavoro, altri più casual, altri ancora pensati per il divertimento.

Anche lo sport è diventato un campo in cui la moda può avere una sua importante rappresentazione e ragion d’essere.

Molti si chiedono quale sia il look perfetto da esibire sul green, quale l’abbigliamento del golfista e se questo outfit debba seguire regole precise o possa dipendere da fattori e motivazioni più libere e variabili.

 

L’abbigliamento da golf: una storia di eleganza e praticità.

Il golf, sport amatissimo dall’aristocrazia di inizio ‘900, è sempre stato caratterizzato anche dall’eleganza di chi lo praticava; anche oggi si contraddistingue per questo aspetto sviluppato in quel periodo.

Il XX secolo, infatti,  è stato teatro di scoperte, innovazioni ed evoluzioni culturali in grado di influenzare fortemente i gusti e le abitudini delle persone ed è in questo contesto che moda e sport si sono evoluti di pari passo.

Una delle discipline sportive più amate e diffuse dalla crème del 1900 era proprio il golf, sport che si allontanava dalle pratiche del popolo, abituato a divertirsi con attività che prevedevano contatto fisico e fatica.

Il golf era infatti uno sport d’èlite, che permetteva di divertirsi in modo raffinato e sofisticato, mettendo in campo concentrazione e savoir faire, addicendosi perfettamente agli uomini più facoltosi degli inizi del secolo.

Il gioco sul green conobbe in quegli anni una grande evoluzione, così come il vestiario che ne caratterizzava i giocatori: se infatti agli albori era prediletto un look formale, in seguito ci si aprì a scelte più casual, pratiche ed adatte alla pratica sportiva.

Le fotografie d’epoca ritraggono golfisti che indossano abiti sempre più comodi, simili a quelli indossati durante la quotidianità e spesso in linea con lo stile tradizionale scozzese, uno dei primi riferimenti estetici adottati da questo sport.

Ecco allora sul green giocatori in giacca di tweed – perfetto per riparare dal freddo – coppola, gilet e camicie inamidate e dal colletto bianco.

L’abbigliamento da golf dell’epoca non era però in grado di garantire libertà nei movimenti e l’esaltazione del gusto andava a discapito della praticità e della funzionalità.

A partire dagli anni ‘20, i golfisti mantennero la fedeltà a camicia e tweed, ma allo stesso tempo si mossero verso soluzioni più pratiche, inserendo nell’outfit anche pantaloni alla zuava, cravatta e scarpe bicolori. Nelle giornate più rigide, un morbido cardigan di cashmere e una giacca Norfolk permettevano di ripararsi dalle intemperie e dal freddo.

L’abbigliamento del golfista: l’eleganza cede il passo alla praticità 

Con l’inizio degli anni ‘30, i golfisti iniziarono a prediligere un abbigliamento meno formale, più funzionale e simile a quello utilizzato durante l’orario di lavoro:  pantaloni in flanella dal taglio classico e lineare iniziarono a prendere il posto di cravatte e look elaborati.

Durante il decennio successivo la moda sul green divenne sempre più informale e maggiormente simile a quella presente: i golfisti iniziarono a prediligere scarpe dalla suola chiodata e camicie a maniche corte, comode e adatte per i sinuosi movimenti dello swing.

L’abbigliamento del golfista divenne quindi sempre più funzionale e teso alla performance, pur mantenendo un occhio di riguardo per l’aspetto estetico e le necessità più formali.

A cavallo tra gli anni ’50 e ‘60, sui campi comparve il colore che delineava ormai un abbigliamento del golfista  caratterizzato da tinte più accese e sfumature insolite e non convenzionali.

Solo durante gli anni ’80  lo stile golfistico imboccò la strada dello sportswear così come lo conosciamo oggi. Si diffuse un look caratterizzato da tessuti stretch e idrorepellenti, mentre i capi firmati portarono ad un notevole incremento di sponsorizzazioni legate ai grandi giocatori, elevando la popolarità di questo sport.

 

L’abbigliamento del golfista ed etiquette: quando la classe incontra il golf.

Attualmente, l’abbigliamento del golfista è decisamente più improntato a favorire una buona performance sportiva.

Sul green non è richiesta una particolare divisa, come avviene invece nel caso degli sport di squadra. Esiste però una particolare etiquette che regola l’ammissione del giocatore al Golf Club ed è costituita dalle diverse regole che sono alla base dell’abbigliamento del golfista.

Queste linee guida fan sì che le tendenze sul green siano caratterizzate da indumenti semplici e confortevoli, in grado di lasciare liberi i movimenti: pantaloncinibermuda, gonne non troppo corte, camicie ariose e sneaker (oltre alle classiche scarpe chiodate) rappresentano sono i capi più diffusi sui campi a 18 buche.

 

La cura del dettaglio e degli accessori

Come per gli altri sport, dunque, anche il golf ha assecondato il progresso e sono sempre più numerosi i brand che creano capi in tessuto tecnico, impermeabili e traspiranti,  per agevolare lo swing e facilitare il gioco in qualsiasi condizione atmosferica.

Infine, un aspetto peculiare dell’abbigliamento del golfista sono gli accessori. Importantissimo il guanto, fondamentale per migliorare la presa sul bastone ed evitare le temutissime abrasioni da swing, senza parlare del cappellino, particolarmente utile per proteggersi dal sole e garantire visibilità.

Ultimo elemento – ma non per importanza – le scarpe, spesso caratterizzate da pratici tacchetti in plastica e appositamente disegnate per preservare il campo e garantire la stabilità durante il tiro evitando scivolate sul green.

L’etichetta consiglia quindi una mise comodo, confortevole e funzionale al gioco, con un occhio di riguardo alla sobrietà, che impone di evitare jeans, tute da ginnastica, canottiere senza maniche e pantaloncini o gonne troppo corti.

 

L’abbigliamento del golfista: praticità e stile al Riviera Golf.

Sono ormai molti i brand che hanno deciso di rivolgersi al mondo delle 18 buche con produzioni dedicate interamente all’ abbigliamento del golfista o con specifiche collezioni pensate appositamente.

Spesso il vestiario da indossare sul fairway è caratterizzato da elementi performanti, in materiali tecnici e tessuti ricercati.

Lo stile può essere più o meno ricercato, casual o sportivo, ma in generale l’abbigliamento del golfista mixa sapientemente utilità e ricercatezza.       

Le ditte che si sono aperte al mondo del golf sono ormai diverse: Berluti, Borghi UomoSocapri, Robe di KappaEnergie, Massimo Dutti , Nike, Tru Trussardi, Au Jour Le Jour Garçon, John Varvatos, e molti altri.

 

Da noi al Riviera Golf è presente Golf Etiquette,  uno shop in cui potrai trovare tutte le ultime novità: abbigliamento tecnico, scarpe, ferri, sacche e tutto ciò che riguardal green e la passione legata a questo affascinante universo.

 

Ti aspettiamo quindi al Riviera Golf, dove il golf si respira nell’aria !